EXULTET 2008 Fiano di Avellino – cantina Quintodecimo

Un vino che non pensi di trovare in Italia, difficile un qualsiasi confronto, a meno che non si voglia scomodare un monumento dell’enologia come Angelo Gaya con i suoi chardonnay longevi ed evergreen.

Per consistenza e struttura sembra essere un rosso importante, ma con tanti profumi ed aromi delicati che solo un bianco può avere. Il colore è giallo paglierino carico,limpido. Ha un bagaglio aromatico importante, una stratificazione di profumi che parte da note floreali. L’apertura al naso è di acacia e di camomilla, poi segue il fruttato, non la solita banana o pesca bianca, ma un frutto più complesso come può essere una pera o un melone (cantalupo). A seguire avvertirete la grassezza del burro e la dolcezza del miele, il finale è caratterizzato da eleganti e leggere note tostate ( il nostro vino fa un 30% di barrique di primo passaggio ), vi sembra già di sentirlo in bocca ed in effetti tutto viene confermato all’assaggio. Un’opulenza, grande spessore e volume, il tutto sostenuto da una spalla acida notevole e da una bilanciata sapidità (mineralità).

È un vino che non abbinerei con il cibo per non inquinare il suo gusto-olfattivo, ma se proprio dovessi proporrei una specialità d’oltralpe, una terrina di foie gras: cibo caratterizzato da una tendenza amarognola a cui contrappongo la morbidezza del nostro vino, una tendenza dolce e grassezza che bilancio con la buona acidità e la giusta sapidità, infine la succulenza del foie grais sarà retta dalla componente alcolica.

Un buon consiglio per chi ha la possibilità, comprate almeno tre bottiglie: una la bevete subito, la seconda tra 4-5 anni, e l’ultima tra una decina d’anni (questo per l’Exultet 2008).

Punteggio: 94/100

Prezzo in enoteca: 25-30 euro

 

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